mercoledì 25 gennaio 2012

BENVENUTI NEL MIO BLOG

Ciao! Chiamatemi Paoletta.
Ho iniziato a lavorare in uno studio di pubblicità appena terminata la scuola d'arte. Fortunata!
Credetemi, è il lavoro più bello del mondo. Penso di essere una privilegiata perchè quando ho iniziato non esistevano i computer.
Tutto era realizzato esclusivamente a mano ed era una "palestra formativa" veramente in grado di dare una solida base professionale e di far acquisire una manualità sorprendente.
Ci credereste se vi dicessi che usavamo i favolosi Letraset per comporre i testi, lettera per lettera; che facevamo i formati su cartone Schoeller usando il tecnigrafo; che lavoravamo in camera oscura, con l'ingranditore, per portare i testi alle dimensioni volute utilizzando le mitiche "copiette" (che altro non erano che pellicole dei testi fotografati e sviluppate a mano in bacinelle); che nella composizione del lavoro la "messa in squadro" era manuale e realizzata con due squadre?
E poi usavamo l'ITALIANO, quello vero, quello con i congiuntivi, quello senza "esce fuori" o "entra dentro" o "gli pneumatici" ed altre simili amenità.
Incredibile,vero?
E quanto ancora ci sarebbe da dire e da raccontare... una vita! Una vita di meraviglioso lavoro eseguito con occhio, con passione e con tantissima pazienza.

Trent'anni di pubblicità hanno ovviamente "segnato" il mio destino... Guardo ogni spot ed ogni pubblicità tabellare con avidità e con curiosità per il semplice fatto che, nell'era della digitalizzazione, vedo incongruenze madornali. Ve ne siete mai accorti? Volete fare una prova? Iniziate a guardare con spirito critico e ad OSSERVARE ATTENTAMENTE ogni singola inquadratura (occorre esercizio ma è fattibile): piano piano riuscirete a distinguere dove sono gli errori. Qualche esempio? Eccoli:
* in un'auto, terza inquadratura, pettinatura diversa dell'autista
* in un'alzabandiera, viso in alto ed occhi chiusi per il fastidio del sole
* in un girotondo, tutti i visi alzati e sorridenti, uno con occhi chiusi (sempre per il sole)
* in un ideale volo, la mano sinistra tiene la barra di un probabile elevatore (ovviamente non visibile)

Che altro ancora? Tantissimo altro, ma non voglio togliervi la soddisfazione di trovare altre pecche.
Volete condividerle con me? Vi aspetto.
E la prossima volta, una REAL TIME VICTIM come me, parlotterà di tante bellissime cose sui promo e sui programmi. A presto.

Vi bacio. Paoletta